Empowering Youth with Disabilities – Al via la mobilità in Ungheria

Con grande entusiasmo annunciamo la partenza della delegazione italiana per la mobilità internazionale del progetto EMPOWERING YOUTH WITH DISABILITIES, che si svolgerà in Ungheria dal 11 al 18 maggio. Il progetto, in collaborazione con Tett-Hely Youth Association e Asociación Cultural CLASH, nell’ambito del programma Erasmus+, fornirà ai partecipanti preziose conoscenze e competenze pratiche nel lavorare con giovani con disabilità nell’ambito dei progetti di mobilità internazionale.

A rappresentare l’Italia in questa esperienza formativa saranno Beatrice Restaino e Diego Deidda, soci storici e attivi sostenitori della Fondazione, accompagnati da Donatella Di Vita, che prenderà parte all’iniziativa come volontario. A guidare la delegazione ci sarà Carla Sabatini, coordinatrice delle attività Erasmus+ della Fondazione.

Una selezione strategica per un impatto locale e internazionale

La scelta dei partecipanti non è stata casuale, ma risponde a criteri strategici precisi: Beatrice e Diego rappresentano un punto di connessione virtuosa tra reti locali di impegno sociale e opportunità internazionali.

Entrambi sono da anni coinvolti nel ⁠Centro Giovani “Rock City” di Santa Croce, luogo simbolo di aggregazione giovanile, dove più volte hanno ospitato eventi di disseminazione e sensibilizzazione sul programma Erasmus+. Oggi, attraverso questa mobilità, diventano protagonisti di un percorso di crescita e formazione personale e professionale.

Ma il loro impegno non si ferma qui: Beatrice e Diego partecipano anche in qualità di operatori della Pubblica Assistenza di Santa Croce sull’Arno, un’organizzazione che si distingue per la sua attenzione concreta all’inclusione, e che oggi guarda all’internazionalizzazione delle proprie iniziative sfruttando le possibilità offerte da Erasmus+.

Questo training ci dà la possibilità di approfondire un tema che spesso resta in secondo piano: come rendere davvero accessibili e su misura i progetti di mobilità per giovani con disabilità o minori opportunità. Non basta avere buone intenzioni: servono strumenti, reti e alleanze. Un confronto diretto con realtà europee che hanno già sperimentato buone pratiche sarà certamente d’aiuto. Ma soprattutto l’opportunità di progettare insieme. Non si tratta di un corso frontale, ma di un laboratorio collettivo: tutti contribuiscono e si costruisce una visione comune. È così che facciamo davvero la differenza. – spiega Carla Sabatini, Coordinatrice Erasmus+ per la Fondazione Toscana Sostenibile.

 

Il valore della mobilità: imparare per trasformare

Il training a Pécs in Ungheria si concentrerà su metodologie e strumenti per coinvolgere attivamente giovani con disabilità e/o minori opportunità, affrontando anche le barriere invisibili – culturali, sociali ed economiche – che spesso ostacolano la partecipazione.

Carla Sabatini, da anni punto di riferimento per le progettualità Erasmus+ della Fondazione, avrà l’occasione di lavorare a stretto contatto con i partecipanti, e in particolare con Beatrice e Diego, per costruire insieme modelli replicabili di mobilità che siano realmente accessibili, sostenibili e inclusive.

Cerchiamo di continuare così, per rendere la nostra nazione a partire dalla Toscana più sostenibile e inclusiva, dove ogni iniziativa è costruita insieme alle persone e non solo per le persone.

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