Sostenibilità idrica

Al via GOCCIAVERDE certificazione volontaria di sostenibilità idrica (Documentazione Nazionale)

Avvio ufficiale del primo marchio volontario di sostenibilità idrica,  che ha portato alla certificazione “pilota” di 4 aziende, 2 organizzazioni di produttori ed altrettanti Consorzi di bonifica ed irrigazione; tre gli enti certificatori coinvolti: Checkfruit, CSQA, CCPB.

“Gocciaverde” è una certificazione privata volontaria sull’uso dell’acqua e di tutela quali-quantitativa della risorsa idrica per migliorarne la sostenibilità ed aumentare la competitività delle produzioni italiane sui mercati di tutto il mondo.
L’iter certificatorio richiede il rispetto di requisiti specifici e la messa in atto di azioni virtuose, che originano indicatori verificabili e misurabili, attestati da una parte terza indipendente. La certificazione Gocciaverde prevede un disciplinare per la valutazione della sostenibilità dei processi gestionali e produttivi, basato su indicatori in linea con i principali standard e le norme internazionali.
La comunicazione al consumatore avviene attraverso l’uso di una specifica etichetta ed un QR code che, posizionati sulle confezioni, permettono di controllare l’effettiva sostenibilità dei processi applicati, completando altri standard pubblici o privati e permettendo l’accesso ad informazioni riguardanti il processo produttivo attraverso il rimando ad una specifica pagina web, che contiene una descrizione approfondita del processo di gestione dell’acqua, valori numerici e grafici.
L’uso sostenibile dell’acqua e la tutela qualitativa della risorsa idrica sono valutati rispetto a 9 criteri: sostenibilità generale degli usi; azioni per l’ottimizzazione degli usi idrici; azioni per il controllo ed il miglioramento della qualità dell’acqua; azioni per il risparmio e la riduzione dell’impatto energetico; azioni per il controllo della legalità; ruolo di “facilitatore” o di “pilota” per nuove tecnologie; azioni di educazione, “training” e “capacity buildings”; servizi ecosistemici ed azioni per il loro incremento e/o ripristino; sostenibilità socio-economica.
I benefici previsti riguardano: adeguamento alle politiche per il clima; standardizzazione delle buone pratiche di gestione ed uso dell’acqua; stimolo alla pianificazione di medio/lungo termine; orientamento degli investimenti per la sostenibilità delle produzioni; miglioramento e modernizzazione dell’agricoltura irrigua; supporto alla transizione verso agricoltura 4.0; possibilità benchmarking interno e di distretto; creazione di data set e basi informative; supporto per le politiche dell’acqua. Perno centrale nel processo di certificazione sono i Consorzi di bonifica ed irrigazione, che devono testare, per primi, la sostenibilità delle proprie pratiche di distribuzione irrigua ed il loro valore ecosistemico.

LINL AL SITO GOCCIA VERDE:

https://www.anbi.it/gocciaverde/

Norme urgenti contro la scarsità idrica (Normativa Nazionale)

Convertito nella Legge 68/2023 il Decreto-Legge n° 39 del 14 aprile 2023 che istituisce, presso la Presidenza del Consiglio dei ministri una Cabina di regia per la crisi idrica quale organo collegiale presieduto dal Presidente del Consiglio dei ministri ovvero, su delega di   questi, dal Ministro delle infrastrutture e dei trasporti e a cui partecipano altri Ministeri compreso l’Ambiente nonché il Presidente della Conferenza delle regioni e delle province autonome o da un presidente di regione o provincia autonoma da lui delegato. Alla cabina quando si discute di problematiche regionali sono invitate le Regioni.

La Cabina di regia esercita funzioni di indirizzo, coordinamento e monitoraggio per il contenimento e il contrasto della crisi idrica connessa alla drastica riduzione delle precipitazioni.

Sono previste, dall’articolo 12 della Legge, sanzioni più pesanti per la estrazione illegale di risorsa idrica e cattiva manutenzione delle dighe modificando in tal senso il testo unico sulle acque e gli impianti elettrici.

 

COMMISSARIAMENTO OPERE URGENTI

Entro trenta giorni dalla data di entrata in vigore del Decreto-Legge ora convertito (dal 15 aprile 2023), la Cabina di regia effettua una ricognizione delle opere e degli interventi di urgente realizzazione per far fronte nel breve termine alla crisi idrica, individuando quelli che possono essere realizzati da parte del Commissario straordinario nazionale per l’adozione di interventi urgenti connessi al fenomeno della scarsità idrica, nominato con apposito DPCM. La ricognizione indica, per ciascun intervento, il fabbisogno totale o residuo in caso di opere parzialmente finanziate e il relativo ordine di priorità di finanziamento.

In particolare, secondo l’articolo 3 della legge 68/2023 il Commissario resta in carica fino al 31

dicembre 2023 e può essere prorogato fino al 31 dicembre 2024. Il Commissario esercita le proprie funzioni sull’intero territorio nazionale, fatte salve le competenze delle Province autonome di Trento e di Bolzano, sulla base dei dati degli osservatori distrettuali permanenti sugli utilizzi idrici istituiti presso ciascuna Autorità di bacino distrettuale ai sensi dell’articolo 63-bis del Decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, introdotto dall’articolo 11 della nuova Legge 68/2023 che ha convertito il Decreto Legge 39/2023 (vedi successivamente in questo commento apposito paragrafo).

 

FUNZIONI SPECIFICHE DEL COMMISSARIO STRAORDINARIO NAZIONALE

  1. a) acquisisce i dati relativi allo stato di severità idrica su scala nazionale;
  2. b) acquisisce dalle autorità concedenti il censimento delle concessioni di derivazione rilasciate su tutto il territorio nazionale per usi potabili, irrigui, industriali ed idroelettrici e delle domande di concessione presentate alla data di entrata in vigore del Decreto-Legge ora convertito nella legge 68/2023 (15 aprile 2023);
  3. c) provvede alla regolazione dei volumi e delle portate derivanti dagli invasi e alla riduzione temporanea dei volumi riservati alla laminazione delle piene (vedi paragrafo successivo presente commento);
  4. d) acquisisce i dati del monitoraggio sullo stato di attuazione del programma degli interventi indicati nei piani di ambito adottati ai sensi dell’articolo 149 (piano di ambito servizio idrico integrato) del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152;
  5. e) verifica e coordina l’adozione, da parte delle regioni, delle misure previste dall’articolo 146 del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152 (misure risparmio idrico delle Regioni sentita la Autorità di vigilanza sulle risorse idriche e i rifiuti), per razionalizzare i consumi ed eliminare gli sprechi della risorsa idrica, proponendo l’esercizio dei poteri sostitutivi già richiamati sopra in questo commento;
  1. f) verifica e monitora lo svolgimento dell’iter autorizzativo dei progetti di gestione degli invasi (dighe) di cui all’articolo 114 del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, finalizzato alle operazioni di sghiaiamento e sfangamento degli invasi, proponendo l’adozione degli interventi correttivi ovvero l’esercizio dei poteri sostitutivi, in caso di inerzia o ritardo; provvede all’individuazione delle dighe per le quali risulta necessaria ed urgente l’adozione di interventi per la rimozione dei sedimenti accumulati nei serbatoi;
  2. g) effettua una ricognizione dei corpi idrici sotterranei potenzialmente idonei a ricevere interventi per il ravvenamento o l’accrescimento artificiale della falda a garanzia della tutela delle risorse idriche, degli ecosistemi terrestri dipendenti e della salute umana, nonché degli invasi fuori esercizio temporaneo, da finanziare nell’ambito della quota di risorse definite dal decreto ministeriale citato in precedenza nel presente commento, per favorirne il recupero in alternativa  alla dismissione;
  3. h) collabora con le regioni e le supporta nell’esercizio delle relative competenze in materia.

 

Osservatorio NewsAmbiente

Osservatorio NewsAmbiente è la rubrica di giurisprudenza ambientale a cura del dott. Marco Grondacci: con cadenza settimanale la Fondazione pubblica novità legislative nazionali ed europee che toccano temi come la gestione delle risorse e dei rifiuti, l'energia e l'inquinamento.

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