Emissioni zero e salute pubblica

Zone a emissioni zero: uno studio ne dimostra la utilità per la tutela della salute pubblica (Documentazione Internazionale)

 

Nel quadro della revisione della direttiva sulla qualità dell’aria (ne ho trattato ampiamente in un post del mio blog è emerso il dibattito sulla istituzione di zone ad emissioni zero (ZEZ) che superino quelle a basse emissioni (LEZ).

Secondo i dati ufficiali sono ben 320 le città europee che prevedono una zona a basse emissioni e nel 2025 dovrebbero diventare 507, in particolare a seguito dell’entrata in vigore di nuove leggi nazionali in Francia, Spagna e Polonia che supportano delle strategie di lotta all’inquinamento urbano. In Italia sono poche le città con tali zone che peraltro coincidono con le ZTL e non hanno adeguati sistemi di controllo e dissuasione.

Tutto questo nonostante che ben 9 comuni – ovvero Bergamo, Bologna, Firenze, Milano, Padova, Parma, Prato, Roma e Torino – sono state selezionate di recente dalla Commissione Europea per la missione “100 Climate-Neutral and Smart Cities’.

 

Il Think Tank ambientalista Transport & Environment ha analizzato da tempo la possibilità di misure più radicali rispetto alla proposta di Direttiva sulla qualità dell’aria.

Ora arriva un nuovo studio degli esperti indipendenti di Air Quality Consultants Ltd. che hanno modellato l’impatto di diverse politiche volte a ridurre le emissioni del trasporto stradale in 5 città dell’UE (Madrid, Parigi, Milano, Varsavia e Bruxelles). Lo studio è stato commissionato dalla Clean Cities Campaign e Transport & Environment.

Lo studio mostra, come riporta il sito di Transport & Environment, mostra che le zone a basse e zero emissioni possono ridurre significativamente i livelli di inquinamento atmosferico. Anche nei punti caldi del traffico più inquinati delle città, le linee guida dell’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) per l’inquinamento da biossido di azoto sono a portata di mano se entro il 2030 verranno introdotte zone a emissioni zero. Questo prima di prendere in considerazione ulteriori riduzioni attraverso altre politiche o da altre fonti. Questi risultati dovrebbero informare la revisione in corso della direttiva dell’UE sulla qualità dell’aria ambiente e spingere l’UE a fissare limiti giuridici su base scientifica e accelerare la diffusione del trasporto a emissioni zero in Europa.

 

 

Si riporta la traduzione delle conclusioni di questo nuovo studio:

Per ogni città sono stati considerati tre scenari alternativi ma mirati, concentrandosi sulla misurazione, all’interno di ogni città, delle concentrazioni più elevate nell’anno di riferimento (2019), in generale preso per rappresentare la peggiore qualità dell’aria in tutta la città nel suo complesso, in termini di conformità con i valori limite. Questo studio non ha incluso altre città in Europa, ma studi focalizzati su specifiche città hanno mostrato risultati simili.

 

 

A causa dei diversi scenari ipotizzati in ogni città, anche i singoli risultati sono diversi. Tuttavia,

si possono trarre alcune conclusioni generali:

 

Relativamente al biossido di azoto (NO2)

  • Si prevede che le concentrazioni medie annuali di NO2 diminuiranno sensibilmente entro il 2025 e continueranno a farlo ulteriormente entro il 2030;
  • Nelle zone a emissioni limitate (LEZ) lo scenario A nel 2025 riduce ulteriormente le concentrazioni medie annue di NO2, con una maggiore riduzione associata allo scenario B nel 2027;
  • Nelle zone a emissioni zero (ZEZ) si prevede che lo scenario C rimuoverà quasi tutto l’incremento di NO2 da traffico stradale, lasciando solo il contributo di altre fonti;
  • Gli ulteriori miglioramenti locali che potrebbero essere forniti da LEZ e ZEZ sono apprezzabili,

e, se combinati con azioni per ridurre le emissioni da altre fonti, potrebbe portare a riduzioni significative delle concentrazioni di NO2 in particolare nei luoghi più inquinati in ciascuna città.

 

Nelle zone a emissioni limitate (LEZ) si possono quindi raggiungere livelli di qualità aria per l’NO2 di 25,8 μg / m³ già nel 2027, molto più vicino all’obiettivo di 20 μg/m³ che la Commissione europea ha proposto solo per il 2030.

Nelle zone a zero emissioni (ZEZ) è possibile raggiungere livelli totali di NO2 compresi tra 13,6 μg/m3 (Bruxelles) e 23 μg/m3 (Milano e Varsavia)

 

 

Relativamente alle PM2.5

  • Le emissioni delle strade locali costituiscono un contributo minore delle concentrazioni totali di PM2,5 rispetto a NO2, il che significa che la variazione relativa dello scenario ZEZ C è molto inferiore per PM 2,5 rispetto a NO2;
  • Ciononostante, rimangono gli ulteriori vantaggi locali che potrebbero essere offerti dalle LEZ e dalle ZEZ apprezzabili, soprattutto, se combinati con azioni di riduzione delle emissioni da altre fonti.

 

TESTO DELLO STUDIO AIR QUALITY CONSULTANTS LTD:

https://www.transportenvironment.org/wp-content/uploads/2023/05/zones-compressed.pdf

TESTO SCHEDA INFORMATIVA DELLO STUDIO:

https://www.transportenvironment.org/wp-content/uploads/2023/05/2023_05_Factsheet_LEZ_ZEZ_modelling_AAQD_Final.pdf

 

 

Osservatorio NewsAmbiente

Osservatorio NewsAmbiente è la rubrica di giurisprudenza ambientale a cura del dott. Marco Grondacci: con cadenza settimanale la Fondazione pubblica novità legislative nazionali ed europee che toccano temi come la gestione delle risorse e dei rifiuti, l'energia e l'inquinamento.

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